Con questo recital abbiamo l’opportunità di ascoltare tre opere europee degli anni Venti e Trenta, scritte in pieno periodo interbellico nel Vecchio Continente.
Il recital inizia con un’opera scritta dal compositore italiano Nino Rota, che ha raggiunto la fama grazie a diverse colonne sonore, soprattutto dei film di Federico Fellini, come La Dolce Vita o 8 ½, e della saga de Il Padrino. Proprio le musiche del secondo capitolo di questa nota trilogia gli sono valse l’Oscar per la migliore colonna sonora originale. Quando ancora si stava facendo strada nella sua carriera, nel 1935, Rota compose questo Quintetto per flauto, oboe, viola, violoncello e arpa nello stile neoromantico che possiamo gustare. Una musica delicata e marcatamente lirica.
Il brano successivo è di un altro compositore italiano: Gian Francesco Malipiero. Scritto nel 1934, questa sonata di forma libera e originale contiene una serie di rapporti modali e tonali, un intreccio di risorse melodiche che riflettono il suo mondo interiore, onirico e favoloso, ispirato ai colori e alle luci della sua Venezia. Conclude il concerto il Quintetto per arpa, flauto, violino, viola e violoncello, composto da Jean Cras nel 1928. Oltre a essere un compositore, il francese Cras era un ufficiale di marina, e nelle sue composizioni riuscì a unire le sue due grandi passioni: il mare e la musica. Infatti, questo quintetto fu composto durante uno dei suoi viaggi. La sua musica delicata ci trasporta in un viaggio verso terre lontane e piene di magia.